Povijest / Cenni storici
Cenni storici
La scuola nacque nel cuore della città vecchia di Fiume (Fiume / Rijeka) e la sua storia intreccia valori educativi, cambiamenti linguistici e sociali, e la stessa evoluzione del territorio.
- Nel 1934 l’istituto fu fondato con il nome di Scuola Elementare Daniele Manin, e comprendeva anche le sedi territoriali di Cosala e Drenova. All’epoca era una scuola quinquennale con 39 sezioni, suddivise in due indirizzi distinti: quello maschile “Nicolò Tommaseo” e quello femminile “Regina Elena”.
- Dopo la Seconda guerra mondiale, nell’anno scolastico 1945-46, la scuola operò come II Scuola elementare italiana “Brussich”, con 17 sezioni e 736 alunni dalla I alla V classe.
- Nell’anno 1951-52 l’istituto cambiò strutturalmente diventando una scuola ottenale (cioè con otto anni di obbligo).
- Nell’anno scolastico 1956-57, avvennero due cambiamenti centrali:
- Furono introdotte le sezioni con insegnamento in lingua croata, affiancandosi alle classi in lingua italiana.
- La scuola si trasferì nell’edificio dell’ex Biblioteca scientifica, che è la sua sede attuale, assumendo il nome di “Dolac”.
- L’edificio in cui oggi si trova la scuola ha un’età superiore ai 120 anni, ed è inserito nel centro storico della città: la sua struttura architettonica è considerata parte integrante del patrimonio urbano di Fiume, tanto da essere dichiarata monumento culturale.

- Oggi (al momento della raccolta dati) la scuola conta 12 sezioni: di queste, 8 svolgono l’insegnamento in lingua italiana e 4 in lingua croata.
Un contesto storico più ampio
La storia della scuola non può essere disgiunta dal contesto della città di Fiume:
- L’edificio scolastico, situato nel centro storico, si trova in prossimità del famoso Tunnel di Rijeka (conosciuto anche come “Tunel Ri”) che si estende sotto la città fino al cortile della scuola. Il tunnel fu realizzato dall’esercito italiano all’inizio della Seconda guerra mondiale come rifugio antiaereo.
- La presenza di sezioni italiane e croate nella scuola riflette la ricca multiculturalità del territorio del Quarnero e dell’Istria, con radici che affondano nella storia asburgica, italiana e croata della regione.